Sono state diffuse dall’agenzia delle Entrate le istruzioni su come applicare il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo alla luce delle modifiche introdotte dalla legge di Stabilità 2015.

Tra le novità illustrate dalla Circolare n. 5/E del 16 marzo 2016:

  • cumulabilità del credito d’imposta con altri bonus, come quello riferito agli investimenti in beni strumentali nuovi, di cui all’articolo 18 del D.L. 91/2014.
  • completa sinergia con il Patent box: nel testo di specifica che i costi rilevanti ai fini dell’attribuzione del credito di imposta per attività di R&S rilevano per l’intero importo anche ai fini della determinazione del reddito detassato nel regime di Patent box.

La nuova versione del credito d’imposta si caratterizza per:

  • una più rapida possibilità di fruizione da parte del beneficiario
  • una maggiore semplificazione della procedura.

Come si calcola il “nuovo” credito d’imposta

Bonus fiscaleIl credito è concesso fino all’importo massimo di 5 milioni di € , a condizione che l’impresa effettui una spesa complessiva per attività di ricerca e sviluppo non inferiore a 30 mila euro. L’aliquota da applicare per il calcolo del bonus, varia a seconda della “tipologia” di spesa sostenuta.

In particolare:

  • le spese sostenute in eccedenza rispetto alla media calcolata sui medesimi investimenti realizzati nei 3 periodi d’imposta precedenti a quello di prima applicazione dell’agevolazione, beneficiano dell’aliquota del 50 per cento
  • Le spese rappresentate dalle quote di ammortamento di strumenti ed attrezzature di laboratorio e/o dai costi connessi a competenze tecniche e diritti di privativa industriale, beneficiano dell’aliquota del 25 per cento.

Madeforexport offre un servizio dedicato in questo ambito, sia per la strutturazione del progetto sotto il profilo tecnico procedurale, sia per la valutazione preventiva dei vantaggi fiscali ricavabili.

Enti non commerciali, reti d’imprese e consorzi tra i potenziali beneficiari

Il credito d’imposta è fruibile dalle imprese che, indipendentemente dalla loro natura giuridica, dal settore in cui operano, dal regime contabile adottato e dalle dimensioni aziendali, investono in attività di ricerca e sviluppo.
Nel testo della circolare viene indicato come anche gli enti non commerciali possono beneficiare del bonus, in caso esercitino un’attività commerciale, nonché i consorzi e le reti di imprese, a patto che effettuino attività di ricerca e sviluppo. L’incentivo può essere richiesto anche dalle imprese neo-costituite, in attività a partire dal 2015.

Gli obblighi documentali

Gli adempimenti documentali da rispettare, in caso di controlli successivi, sono principalmente riferiti a:

  • predisposizione di un’apposita documentazione contabile
  • indicazione dell’effettività dei costi sostenuti
  • attestazione di regolarità formale

La documentazione deve essere certificata dal soggetto incaricato della revisione legale o dal collegio sindacale, oppure da un professionista iscritto nel registro dei revisori legali.

Contattate Madeforexport per:

  • la corretta valutazione dei benefici potenziali per la vostra azienda
  • la pianificazione del progetto di ricerca e sviluppo
  • avvalervi di professionisti qualificati iscritti all’albo con esperienza in ambito R&S per il successo dei vostri progetti